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Arflex - Martin Grierson - Fauteuil - Acier, Bois, Cuir
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Arflex - Martin Grierson - Fauteuil - Acier, Bois, Cuir

"Il Disegno Industriale Il Globo 18 Novembre, 1962 La forma e la funzione della poltrona Grierson Che una poltrona debba rispondere ai requisiti della comodità e del confort è una cosa ovvia. Meno ovvia, invece, è l’esigenza che la poltrona suggerisca, già con il suo puro e semplice aspetto, una sensazione di confort e di piacevole risposo. Esiste tutta una tradizione architettonica e di prodotti industriali, quella cioè del movimento razionalista, che sembra sacrificare alle rigorose esigenze formali, per lo più di natura geometrica, non dico la comodità (giacché le poltrone e le sedie degli architetti razionalisti, anche quando hanno un aspetto poco invitante, come ad esempio la ormai famosa rossa e bleu dell’architetto Gerrit Rietveld, sono poi invece comodissime proprio perché la loro forma è pensata in stretta relazione con la loro funzione), non tanto la comodità, dunque, quanto proprio quella sensazione di confort che si prova nel contemplare una certa poltrona in cui stiamo per sederci. In tempi più recenti, al rigore austero e un po’ freddo dei razionalisti si è venuto sostituendo un ideale più confortevole e duttile, più sensibile cioè alle diverse esigenze psicologiche del pubblico dei consumatori. Di conseguenza la ricerca del confort appare non più frenata, e direi mortificata, da precostituite considerazioni di ordine formale, per cui gli oggetti assumono una varietà sempre più larga di forme, senza tuttavia perdere, nei casi migliori almeno, un preciso contenuto estetico. È questo il caso, ad esempio, della nuova poltrona disegnata per la « Arflex » dal giovane architetto e disegnatore inglese Martin Grierson, vincitore di uno dei sei premi del concorso europeo « Arflex-Domus » del 1960. La poltrona è formata da due conche di compensato ricurvo di palissandro, imbottite da cuscini di gomma piuma e cuoio nero ed unite da ganci di alluminio, pure nero. La poltrona si appoggia ad un piedistallo girevole a base larga. Il bracciolo- schienale, piatto e molto largo, consente un comodo poggio dei gomiti, mentre il profilo superiore orizzontale consente a chi siede di voltarsi e girarsi comodamente da ogni lato. L’insieme appare bloccato in una forma estremamente sintetica, di aspetto poderoso e nello stesso tempo, semplice e chiaro nelle componenti strutturali. Sicché la poltrona da a chi guarda una sensazione di grande comodità e sicurezza. Occorre aggiungere che uno dei pregi maggiori della poltrona di Grierson, che sembra soddisfare sia ad un ideale di « privacy » domestica sia a quella di socievolezza di un club, consiste proprio nel aver saputo conservare una memoria della tradizione, un lontano sentore, si direbbe, della semplice solidità e del confort di certi mobili disegnati da William Morris e dai suoi amici della ottocentesca « Società di Arti e Mestieri »." In questa asta presentiamo una rara ed esclusiva versione della London Chair, che si contraddistingue rispetto al modello base per il doppio schienale e per la possibilità di inclinare la poltrona attraverso una frizione posta alla base della stessa. La poltrona si presenta in condizioni d'uso molto buone. E' stata infatti completamente restaurata. Scocca e struttura si presentano solide e robuste con solo lievi segni del tempo e dell'età. Le imbottiture anch'esse solide e integre garantiscono un comfort ottimale. Il rivestimento in pelle nera di alta qualità è perfettamente integro senza apparenti segni d'uso. Si tratta senza dubbio di un importante pezzo di storia del design di metà '900 destinato ad arredare spazi prestigiosi. Dimensioni poltrona in cm: Altezza 89cm Profondità 85cm Larghezza 79cm "Design Radicale" offre gratuitamente l'assicurazione sul trasporto per le consegne in Europa. Per la spedizione "resto del mondo" il costo è indicativo. Formuleremo un preventivo ad asta conclusa secondo la destinazione. Martin Cunningham Grierson FCSD FRSA FSDC, è stato riconosciuto per la sua eccezionale carriera come designer e produttore di mobili e per il suo significativo contributo all'industria del mobile britannica con il premio alla carriera di The Furniture Makers' Company. Dopo essersi laureato con lode alla Central School of Arts & Crafts nel 1953, Martin ha lavorato in diversi studi di architettura e poi negli anni '60 come designer freelance per diverse aziende britanniche e internazionali, in particolare Walter Knoll, Kandya e Collins & Hayes. Nel 1975 aprì il suo laboratorio e le principali commissioni includevano sedute pubbliche per l'ala Sainsbury della National Gallery e mobili per il municipio di Croydon, la Tate Gallery a St Ives, diversi college di Cambridge e la Banca d'Inghilterra, tra cui il Governor's Desk. Dato che è stato per così tanto tempo un campione del settore artigiano designer dell'industria, non dobbiamo dimenticare questi grandi progetti aziendali e pubblici. Martin è membro della Royal Society of Arts, della Chartered Society of Designers e della Society of Designer Craftsmen. È entrato a far parte di The Furniture Makers 'Company nel 1992 e ha prestato un servizio dedicato ai comitati e alla Corte, vincendo anche il nostro Golden Jubilee Award per le sedute in galleria alla Wallace Collection nel 2002. Oltre a perseguire una così lunga e illustre carriera come designer e produttore, Martin si è modestamente dedicato all'insegnamento e all'assistenza ai giovani mobilieri, in particolare attraverso il proprio laboratorio, continuando ad organizzare mostre di mobili su misura. ARFLEX Venne costituita nel 1948 a Milano da un gruppo di tecnici provenienti dalla Pirelli: Aldo Bai, Pio Reggiani e Aldo Barassi[1]. Iniziò la produzione basandosi sull'utilizzo di nuovi materiali per le imbottiture (gommapiuma, nastri elastici prodotti da Pirelli). Dopo essere stata acquisita dalla Seven Salotti, il presidente del gruppo divenne Pierantonio Colombo titolare della Seven Salotti [2] Vi collaborava sin dalla fondazione l'architetto Marco Zanuso[3], che nel 1951 vinse una medaglia d'oro della IX Triennale di Milano, con la poltrona Lady. Nel corso degli anni la collaborazione tra la Arflex e Zanuso produsse altre quattro medaglie d'oro della Triennale (divano letto "Sleep", poltrona "Martingala", poltrona "Fourline" e il divano "IX Triennale"). Nel 1995 la Seven Salotti rilevò il marchio continuando la partecipazione della ditta nel mondo del disegno industriale, e coinvolgendo vari architetti tra i quali Ettore Sottsass, Marco Zanuso e Cini Boeri

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18 Novembre, 1962
La forma e la funzione della poltrona Grierson
Che una poltrona debba rispondere ai requisiti della comodità e del confort è una cosa ovvia. Meno ovvia, invece, è l’esigenza che la poltrona suggerisca, già con il suo puro e semplice aspetto, una sensazione di confort e di piacevole risposo. Esiste tutta una tradizione architettonica e di prodotti industriali, quella cioè del movimento razionalista, che sembra sacrificare alle rigorose esigenze formali, per lo più di natura geometrica, non dico la comodità (giacché le poltrone e le sedie degli architetti razionalisti, anche quando hanno un aspetto poco invitante, come ad esempio la ormai famosa rossa e bleu dell’architetto Gerrit Rietveld, sono poi invece comodissime proprio perché la loro forma è pensata in stretta relazione con la loro funzione), non tanto la comodità, dunque, quanto proprio quella sensazione di confort che si prova nel contemplare una certa poltrona in cui stiamo per sederci.
In tempi più recenti, al rigore austero e un po’ freddo dei razionalisti si è venuto sostituendo un ideale più confortevole e duttile, più sensibile cioè alle diverse esigenze psicologiche del pubblico dei consumatori. Di conseguenza la ricerca del confort appare non più frenata, e direi mortificata, da precostituite considerazioni di ordine formale, per cui gli oggetti assumono una varietà sempre più larga di forme, senza tuttavia perdere, nei casi migliori almeno, un preciso contenuto estetico.
È questo il caso, ad esempio, della nuova poltrona disegnata per la « Arflex » dal giovane architetto e disegnatore inglese Martin Grierson, vincitore di uno dei sei premi del concorso europeo « Arflex-Domus » del 1960.
La poltrona è formata da due conche di compensato ricurvo di palissandro, imbottite da cuscini di gomma piuma e cuoio nero ed unite da ganci di alluminio, pure nero. La poltrona si appoggia ad un piedistallo girevole a base larga. Il bracciolo- schienale, piatto e molto largo, consente un comodo poggio dei gomiti, mentre il profilo superiore orizzontale consente a chi siede di voltarsi e girarsi comodamente da ogni lato. L’insieme appare bloccato in una forma estremamente sintetica, di aspetto poderoso e nello stesso tempo, semplice e chiaro nelle componenti strutturali. Sicché la poltrona da a chi guarda una sensazione di grande comodità e sicurezza.
Occorre aggiungere che uno dei pregi maggiori della poltrona di Grierson, che sembra soddisfare sia ad un ideale di « privacy » domestica sia a quella di socievolezza di un club, consiste proprio nel aver saputo conservare una memoria della tradizione, un lontano sentore, si direbbe, della semplice solidità e del confort di certi mobili disegnati da William Morris e dai suoi amici della ottocentesca « Società di Arti e Mestieri »."

In questa asta presentiamo una rara ed esclusiva versione della London Chair, che si contraddistingue rispetto al modello base per il doppio schienale e per la possibilità di inclinare la poltrona attraverso una frizione posta alla base della stessa.
La poltrona si presenta in condizioni d'uso molto buone. E' stata infatti completamente restaurata.
Scocca e struttura si presentano solide e robuste con solo lievi segni del tempo e dell'età.
Le imbottiture anch'esse solide e integre garantiscono un comfort ottimale.
Il rivestimento in pelle nera di alta qualità è perfettamente integro senza apparenti segni d'uso.
Si tratta senza dubbio di un importante pezzo di storia del design di metà '900 destinato ad arredare spazi prestigiosi.

Dimensioni poltrona in cm:
Altezza 89cm
Profondità 85cm
Larghezza 79cm

"Design Radicale" offre gratuitamente l'assicurazione sul trasporto per le consegne in Europa.
Per la spedizione "resto del mondo" il costo è indicativo. Formuleremo un preventivo ad asta conclusa secondo la destinazione.

Martin Cunningham Grierson FCSD FRSA FSDC, è stato riconosciuto per la sua eccezionale carriera come designer e produttore di mobili e per il suo significativo contributo all'industria del mobile britannica con il premio alla carriera di The Furniture Makers' Company.
Dopo essersi laureato con lode alla Central School of Arts & Crafts nel 1953, Martin ha lavorato in diversi studi di architettura e poi negli anni '60 come designer freelance per diverse aziende britanniche e internazionali, in particolare Walter Knoll, Kandya e Collins & Hayes.
Nel 1975 aprì il suo laboratorio e le principali commissioni includevano sedute pubbliche per l'ala Sainsbury della National Gallery e mobili per il municipio di Croydon, la Tate Gallery a St Ives, diversi college di Cambridge e la Banca d'Inghilterra, tra cui il Governor's Desk. Dato che è stato per così tanto tempo un campione del settore artigiano designer dell'industria, non dobbiamo dimenticare questi grandi progetti aziendali e pubblici.
Martin è membro della Royal Society of Arts, della Chartered Society of Designers e della Society of Designer Craftsmen. È entrato a far parte di The Furniture Makers 'Company nel 1992 e ha prestato un servizio dedicato ai comitati e alla Corte, vincendo anche il nostro Golden Jubilee Award per le sedute in galleria alla Wallace Collection nel 2002.
Oltre a perseguire una così lunga e illustre carriera come designer e produttore, Martin si è modestamente dedicato all'insegnamento e all'assistenza ai giovani mobilieri, in particolare attraverso il proprio laboratorio, continuando ad organizzare mostre di mobili su misura.


ARFLEX
Venne costituita nel 1948 a Milano da un gruppo di tecnici provenienti dalla Pirelli: Aldo Bai, Pio Reggiani e Aldo Barassi[1]. Iniziò la produzione basandosi sull'utilizzo di nuovi materiali per le imbottiture (gommapiuma, nastri elastici prodotti da Pirelli). Dopo essere stata acquisita dalla Seven Salotti, il presidente del gruppo divenne Pierantonio Colombo titolare della Seven Salotti [2]
Vi collaborava sin dalla fondazione l'architetto Marco Zanuso[3], che nel 1951 vinse una medaglia d'oro della IX Triennale di Milano, con la poltrona Lady. Nel corso degli anni la collaborazione tra la Arflex e Zanuso produsse altre quattro medaglie d'oro della Triennale (divano letto "Sleep", poltrona "Martingala", poltrona "Fourline" e il divano "IX Triennale").
Nel 1995 la Seven Salotti rilevò il marchio continuando la partecipazione della ditta nel mondo del disegno industriale, e coinvolgendo vari architetti tra i quali Ettore Sottsass, Marco Zanuso e Cini Boeri






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